Uranio e benzina non servono più

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Dopo Fukushima, in ricordo delle vittime di Chernobyl, di tutte le esplosioni atomiche condotte volontariamente negli ultimi decenni per motivi bellici e “scientifici” da tutte le potenze mondiali, pensando poi alla contaminazione dell’ambiente provocata dalle centrali petrolifere e da tutti i mezzi che utilizzano i derivati del petrolio come combustibile, questo articolo presenta le alternative all’uso della benzina ed uranio.

Certo, si è scritto e parlato molto riguardo delle energie rinnovabili ma si è fatto pochissimo. Oggigiorno il petrolio è ancora considerato l’oro nero più che la peste nera e le centrali nucleari sono presentate quale simbolo di progresso scientifico e tecnologico, invece che di pericolo per popoli e nazioni. Questo articolo è informazione per chi ancora crede alle parole di petrolieri e portavoce del nucleare.

Benzina ed uranio non servono più, altre fonti energetiche, più sicure e pulite,  sono disponibili ed utilizzabili oggi stesso. Ciò che ne impedisce la diffusione sono gli interessi economici e politici di pochi grandi magnati dell’industria mondiale. Tutte le più recenti scoperte inerenti le fonti energetiche cosiddette rinnovabili, hanno dimostrato come fare un passo in avanti e superare la pericolosa inutilità di centrali nucleari e petrolifere.

Troppo spesso presentate al grande pubblico solo come risorse secondarie, queste fonti possono, al contrario, soddisfare l’intero fabbisogno energetico mondiale:

  • Combustibile a idrogeno: una delle più grandi alternative alla benzina, in grado di alimentare motori di automibili, treni, navi ed aeroplani. L’interesse economico degli speculatori industriali sarebbe ridotto al minimo se tutti i mezzi di trasporto venissero alimentati, semplicemente, con acqua: ecco perché non viene ancora utilizzato tale combustibile. L’idrogeno brucia in maniera pulita, si può produrre a casa propria e la sua combustione è oltre tre volte più efficiente di quella della benzina. Niente più diossido né monossido di carbonio, ossido nitroso ed altre micro-particelle superinquinanti, solo vapor acqueo!
  • Torio: il sostituto dell’uranio. Scoperto nel 1828 dal chimico Jons Jakob Berzelius, il torio è un elemento leggermente radioattivo e tre volte più abbondante in natura dell’uranio. Perché non è utilizzato? Perché è capace di generare energia a buon mercato, non può provocare una fusione nucleare e non può essere utilizzato nell’industria bellica! (a fondo articolo troverete un’intervista a Carlo Rubbia sulle centrali nucleari al Torio, ndr).
  • Impianti eolici galleggianti: energia per le città costiere e non solo. L’energia eolica è ancora sottovalutata ed ancora pochi investono in essa. Sbagliato. Gli impianti eolici galleggianti (altro che centrali petrolifere esplodono perdono petrolio nel mare, ndr) sfruttano il vento degli oceani che, in assenza di ostruzioni quali colline, edifici ed alberi, raggiungono almeno il doppio della velocità dei venti che soffiano sulla terraferma.
  • Energia solare. Tutti la conosciamo, anche se il suo potenziale è ancora poco sfruttato. In base ai soliti interessi economici, gli attuali impianti sono costosi, quando, invece, dovrebbero essere distribuiti gratuitamente. Il Sole irradia alle soglie dell’atmosfera terrestre, mediamente, 1.367 watt/m² al secondo. Tenendo conto la struttura della Terra ed al fatto che, oltretutto, ruota, l’irraggiamento solare medio è, alle latitudini europee, di circa 200 watt/m². Moltiplicando questa potenza media per metro quadro, per la superficie dell’emisfero terrestre esposta al Sole, si ottiene una potenza maggiore di 50 milioni di gigawatt (un gigawatt è circa la potenza media di una grande centrale elettrica).
  • Energia geotermica. L’energia geotermica costituisce oggi meno dell’1% della produzione mondiale di energia. Uno studio condotto dal Massachusetts Institute of Technology (che ho riportato a fondo articolo, ndr) afferma che la potenziale energia geotermica contenuta nel nostro pianeta si aggira attorno ai 13.000 zettajoule (10²¹ joule) e che con le attuali tecnologie sarebbe possibile utilizzarne solo 2.000. Tuttavia, poiché il consumo mondiale di energia ammonta ad un totale di 0,5 zettajoule all’anno, con il solo geotermico, si potrebbe soddisfare il fabbisogno energico planetario con energia pulita per i prossimi 4.000 anni, rendendo inutile qualsiasi altra fonte non rinnovabile attualmente utilizzata!

C’è poi il magnetismo. Riguardo agli sviluppi nell’utilizzo dell’energia magnetica vi consiglio la lettura dell’articolo:

Le tecnologie ad energia libera

Quest’ennesima presentazione delle energie rinnovabili lascerà il tempo che trova… la situazione di grave inquinamento mondiale non cambierà e Fukushima non sarà l’ultima catastrofe nucleare… almeno fino a quando non saranno messe in pratica azioni responsabili da parte di tutti coloro che agiscono solo in base ai propri interessi economici e politici. Altrimenti, visto che è ormai quasi troppo tardi, le cose si sistemeranno da sole.

Matteo Vitiello  



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