Nuovi file Wikileaks. Italia corrotta a nudo

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LEGGI I CABLOGRAMMI ORIGINALI WIKILEAKS SULL’ITALIA:

I due cablogrammi segreti di Frattini e Berlusconi

E ASCOLTA L’INTERVISTA ESCLUSIVA A JULIAN ASSANGE (SOTTOTITOLI IN ITALIANO):

Intervista esclusiva Wikileaks

“È una cosa abietta, criminale ed anti italiana quella di criticare infondatamente ciò che tanto gli uomini dello Stato quanto la Protezione civile hanno fatto. Credo che dovremo tutti quanti denunciare questo fatto e credo che gli autori si dovrebbero vergognare” (Silvio Berlusconi).

In Italia, quando si fa luce sui fatti sporchi del Governo e dei governanti, quando i giornalisti (e parlo dei compatrioti degli italiani onesti, non di Emilio Fede e giornalisti corrotti vari, ndr) dicono la verità e cercano di far conoscere agli italiani le notizie in maniera obiettiva e senza alcun filtro politico e censura, Silvio Berlusconi risponde con parole come queste.

L’attuale capo del Governo, assieme al suo gruppo di ministri, cerca di far girare le notizie in modo tale da apparire sempre come il migliore, quello che dice la verità e ride di notizie e rivelazioni importanti, come il capo del governo integerrimo, moralista, attento e responsabile, serio e professionale, che sa dividere vita pubblica da vita privata. Silvio Berlusconi ha sempre messo in pratica l’antica arte della persuasione, cercando poi la compiacenza della classe imprenditoriale italiana. Finora c’è riuscito perché è di fronte ad un popolo in parte dormiente, in parte menefreghista ed in parte opportunista.

Sono dei babbei quelli che ancora credono alle parole di Silvio Berlusconi ma di questo ne ho già parlato ed i programmi di politica e satira di radio e televisione ne parlano già abbastanza.

Oggi è un grande giorno, nel suo piccolo. La corruzione dei politici italiani, dal primo all’ultimo dei nostri attuali ministri sarà svelata nei nuovi documenti Wikileaks (il sito che pubblica i documenti riservati prodotti dalle Intelligence di tutto il mondo, ndr). Copia dei documenti è già arrivata nelle redazioni di importanti testate giornalistiche come The New York Times, The Guardian, El Pais, che le stanno rendendo accessibili al grande pubblico, elaborando l’enorme quantità di dati e nomi usciti finalmente allo scoperto grazie al lavoro di Julian Assange e del suo team Wikileaks.

La nuove rivelazioni fanno già tremare le diplomazie di mezzo mondo. Dopo le rivelazioni sulla guerra in Iraq ed Afghanistan, in queste ore si stanno processando le informazioni dei nuovi file Wikileaks che presto saranno accessibili anche dall’opinione pubblica mondiale, tra cui noi cittadini italiani. I nuovi documenti fanno luce e mettono nero su bianco nomi, cifre e date riguardanti la corruzione della classe politica ed imprenditoriale dei seguenti Paesi: Stati Uniti, Russia, Cina, Israele, Italia, Gran Bretagna, Danimarca, Norvegia e Turchia.

Il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini ha ricevuto da poco la notifica, da parte dell’ambasciata americana a Roma, dell’imminente pubblicazione delle notizie shock relative alle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti. “Mi è stato anticipato – ha detto Frattini – che saranno documenti di scenario quelli che riguardano l’Italia. Non c’è un complotto contro l’Italia ma elementi molto preoccupanti, che sono una combinazione di informazioni inesatte e di enfatizzazione mediatica di fattori negativi per l’Italia. Non vi è un unico burattinaio ma una combinazione il cui risultato è dannoso per l’immagine dell’Italia […]. Rivolgo un appello all’interesse nazionale ed alla difesa dell’immagine della nostra Italia”.

Caro Frattini, non è l’immagine il problema, ma l’essere dell’Italia in sé che, attualmente, è marcio. Siamo solo noi cittadini onesti, che continuiamo a difendere la nostra patria, in Italia ed all’estero, orgogliosi d’essere italiani, così come amareggiati per avere voi politici corrotti e bugiardi come rappresentanti. Voi non ci ascoltate e la polizia fa il resto.

I politicanti come Frattini se la stanno facendo sotto e cercano di sminuire, additare come enfatizzate, false e screditanti le brutte notizie che hanno a che vedere con i fatti sporchi di politici ed imprenditori italiani. Oggi Silvio Berlusconi ha definito la stampa italiana criminale e ha detto (riferendosi alle indagini sulla corruzione di Finmeccanica, ndr): “è un atto suicida che il Paese proceda contro chi costituisce con la propria capacità operativa la forza del Paese”.

Questa la nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del Consiglio di oggi: “L’attacco a Finmeccanica, la diffusione ripetuta di immagini sui rifiuti di Napoli o sui crolli di Pompei, l’annunciata pubblicazione di rapporti riservati concernenti la politica degli Stati Uniti, con possibili ripercussioni negative anche per l’Italia, impongono fermezza e determinazione per difendere l’immagine nazionale e la tutela degli interessi economici e politici del Paese. Tale intento è stato unanimemente condiviso dal Consiglio”.

La verità è che deve essere detta la verità a tutti i cittadini italiani, sempre, sia quando si tratti di cose buone, sia quando pare accadano solo cose meno buone in Italia, come Napoli, Finmeccanica, Wikileaks, etc.

Fatti e cronache più o meno felici devono essere messe in luce e pubblicate, senza censure o filtri.

Oltre al caso dell’Italia, leggete le reazioni degli altri capi di Stato coinvolti nei nuovi file Wikileaks.

Le prime anticipazioni di stampa sui messaggi arrivati al Dipartimento di Stato USA dalle ambasciate americane nel mondo fanno tremare la Russia. Nei cablogrammi dell’ambasciata americana a Mosca sono presenti valutazioni sulla situazione politica in Russia ed apprezzamenti poco lusinghieri sui leader russi. I documenti comprendono registrazioni di conversazioni dei diplomatici americani con politici russi, giudizi sugli eventi più rilevanti in Russia e l’analisi di ciò che sta accadendo nel Paese e della sua politica interna ed estera.

In Israele, gli Stati Uniti hanno discretamente avvertito il premier Benjamin Netanyahu, che nei documenti di prossima pubblicazione potrebbero esserci valutazioni e informazioni imbarazzanti per i rapporti bilaterali. James Jeffrey, ambasciatore americano a Baghdad, è preoccupato e ha riferito: “Wikileaks è un ostacolo terribile per la mia attività, che presume capacità e possibilità di avere conversazioni private e confidenziali con le persone. Non ci aiutano, semplicemente danneggiano il nostro lavoro qui”.

Una fonte diplomatica turca ha riferito che Washington ha contattato anche le autorità di Ankara a proposito di un coinvolgimento della Turchia nei documenti: le rivelazioni riguarderebbero gli aiuti dati ai militanti di Al Qaeda in Iraq ed ai separatisti curdi che combattono contro le truppe del governo di Ankara.

I nuovi file Wikileaks faranno nomi e cognomi, daranno cifre e date, noi avremo conferma, così, di alcune piccole verità; starà poi agli organi giudiziari internazionali chiamare al banco degli imputati politici ed imprenditori corrotti, loro sì che sono veri criminali in Italia.

Matteo Vitiello