Nucleare, no problem

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In questi giorni si è aperto un dibattito mondiale sulla questione nucleare. In ogni Stato, almeno in quelli per così dire “democratici”, si sono riuniti esperti, politici, rappresentanti dei lavoratori e del mondo scientifico per discutere sulla questione, con l’obiettivo di rassicurare i cittadini sull’efficienza delle centrali nucleari del proprio Paese.

Per quanto riguarda l’Italia, i nostri politici non sono, purtroppo per noi, persone di cui fidarsi e che affrontano la questione con serietà. L’ultima chicca, ad esempio, è uscita proprio dalla bocca del nostro Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che, con il suo fuori-onda, ha corroborato ulteriormente il semplice e risaputo fatto: tutti questi politicanti italiani guardano solo all’interesse politico ed economico, sempre e comunque. Poi rassicurano i cittadini, dicendo che tutto è sotto controllo. Non preoccupatevi, loro lavorano per noi, per la nostra sicurezza.

Poi è il turno degli esperti e portavoce del mondo scientifico, scelti accuratamente dai mass media nazionali più venduti e con conseguente più diffusione, che fanno come i politici, rassicurano. Anche loro, “per non avere problemi”, obbediscono ai dettami dei pochi grandi magnati del nucleare mondiale.

C’è anche chi dice cose importanti e cerca d’informare su come veramente stanno le cose. Costui viene tagliato fuori dal dibattito, politicizzato o semplicemente non viene intervistato.

Poi c’è l’industria privata, i signori con i soldi, che si fanno portavoce della missione ecologica dell’industria italiana. Si presentano come paladini del rispetto dell’ambiente e dell’eco-sostenibilità. Con i loro toni seri e supportati da dati scientifici ed esperti di cui sopra, tranquillizzano anche loro i cittadini. L’industria nucleare è progresso sicuro, dicono.

Premesso questo, vorrei rispondere al dibattito in corso sul nucleare, in particolar modo a quello che si sta svolgendo il Italia.

La questione è questa: una centrale nucleare è sicura, fino a che non le succede niente. Un terremoto od anche un problema tecnico interno alla stessa, non la rende più sicura. Questo è quello che dovrebbero avere chiaro tutti, sia i pro che i contro nucleare. Una centrale è un vulcano dormiente: vi sembra una struttura sicura? Il fatto è che ci si abitua alla sua presenza, si spera che non succeda niente… e poi, tanto, tutti dicono che è sicura, no?

La centrale nucleare non esplode come una centrale petrolifera, incendiando, distruggendo ed inquinando, non lascia senza corrente una o più città come se si guastasse una centrale elettrica. Se succede qualcosa ad una nucleare, i problemi sono grossi, grossi come i tumori che fanno nascere le radiazioni. Radiazioni che durano anni, che si diffondono per chilometri e chilometri, uccidendo e facendo ammalare milioni di persone.

In questo articolo vi propongo un approfondimento sulla natura di quello che c’é all’interno di centrali nucleari come la giapponese Fukushima Daiichi, recentemente esplosa.

Il testo che segue spiega quali sono gli effetti delle radiazioni uscite dalle centrali che lavorano con il M.O.X. Cos’è il M.O.X.? Mixed Oil Fuel, una miscela di uranio e plutonio, la sostanza più tossica conosciuta dall’uomo.

Leggete quello che segue e ricordatevi delle persone che furono, stanno e saranno contaminate da sostanze come il plutonio e dalla radiazioni di una centrale nucleare vittima di un contrattempo, non parliamo solo di un grave terremoto come quello giapponese ma anche di un piccolo incidente, quanto basta per rompere quel sottile stato di equilibrio in cui lavora un reattore nucleare, che ci dicono sia sicurissimo e vigilato, controllato e circondato da eccezionali misure di sicurezza. Macché, non è così. Basta meno di un terremoto e tutto il giocattolo del nucleare si rompe e ci ammazza tutti.

La Terra è in continua evoluzione, attualmente sono in corso cambiamenti importanti nel magnetismo del nostro bel pianeta e la crosta terrestre si sta spostando. Le conseguenze di tutto questo sono terremoti e tsunami, come quelli che hanno travolto il Giappone. Sarebbe, quindi, meglio lasciar perdere il nucleare, essere più coscienti. Però, lo sapete bene, è tutta una brutta questione d’interesse economico e potere.

A loro, a tutte le milioni di vittime dei contrattempi delle centrali nucleari, malati di leucemia e compagni di vita di un tumore, è dedicato questo articolo.

Matteo Vitiello

Specific Dangers of Plutonium

  • Plutonium does not exist in the natural environment, and is only produced in nuclear reactors.  It is known as one of the most toxic elements. It emits high energy alpha radiation, and has harmful biological effects;
  • Alpha radiation has a very short range but very intense ionization power. If exposed on the surface of the skin, the skin works as a shield and will prevent its penetration into the body, but all of its ionizing power will be focused on the small spot, causing burns and killing the skin tissue;
  • if invale into the body, the alpha particle will go in through the respiratory tract, and enter the lung.  Due to its long half-life, it will stay in the body permanently, emitting alpha radiation, and killing the surrounding tissues by strong ionization;
  • if plutonium is taken into the body in soluble form (nitrato di plutonio, ndr) through food chain, it will enter the blood stream, and into the bones, liver and genital organs where it will be enriched;
  • Alpha radiation leads to reactions in the cells of living things. It can cause damage to the nucleus and DNA of the cell, in effect causing genetic damage in descendants, particularly if germ cells are affected;
  • in the event of a contamination of the environment with plutonium, the whirling up and inhalation of plutonium particles, known as resuspension, plays an important role. If there is a road traffic, building work or cleaning work at the plutonium contaminated site, plutonium can enter the body through the respiratory tract. Generally, the more whirled up, the greater the dose intake per quantity of plutonium on the ground;
  • if there is fire, and plutonium becomes airborne into fine aerosol particles, plutonium contamination of the environment will extend to a far larger scale, landing on ground, contaminating a vast wider area. Plutonium remains effective over very long periods affecting the health of the people and the environment;
  • accidents involving overheating and meltdown are possible in any nuclear reactors. In such accidents, not only would readily volatile noble gases, like iodine and caesium be released to the environment, but a small portion of the actinides, including plutonium and neptunium would be released. As the activity of the actinides is substantially higher in the case of MOX, the consequences of such severe accidents become more serious;
  • when MOX fuels are used, the probability of having such serious accidents or trouble would increase due to the high content of plutonium in the fuel. Even if an accident is not a serious one, it could become serious since even a small portion of the inventory of actinides released to the environment could cause significant radiological consequences;
  • The radiation exposure from inhalation of radioactive materials during the passage of the radioactive cloud is higher by several dozen percent than if uranium fuel elements were exclusively used;
  • radiation exposure through the route of inhalation of remobilized long-lived actinide isotopes is more than doubled;
  • the land areas to become out of use by long-term contamination increases as the resuspension pathway is a limiting factor and the greater part of the dose resulting from the pathway comes from the actinides;
  • another factor is the Gamma radiation exposure which comes from americium, which accumulates as plutonium decays into americium as time lapses. Gamma radiation penetrates through almost anything, so it is very difficult to protect workers from this radiation.

 

(Yurika Ayukawa. Fonti: “The MOX Industry or The Civilian Use of Plutonium” – C.Kueppers & M. Sailer; “The Consequences of Severe Accidents in the Kruemmel Nuclear Power Plant for the Territory of the City of Hamburg and the Effects of Disaster Control Measures” – Oko Institut; “Management and Disposition of Excess Weapons Plutonium, Reactor-Related Options” – National Academy of Sciences)




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